PROGETTO DST-RISI 3D

OBIETTIVO
Il progetto si prefiggeva di definire le geometrie sepolte di accumuli carbonatici e di vulcani di fango con l'intento di identificare condotti e fratture lungo i quali vengono espulsi i fluidi che li hanno prodotti.

Sono state identificate due zone d'interesse in cui le caratteristiche morfologiche del terreno permettono l'esecuzione di rilievi sismici a riflessione 2D e 3D, ERT e GPR:

1.Sasso Strega (accumuli carbonatici Miocenici)
2.Nirano (vulcani di fango attivi)

Le due zone sono tra loro complementari poiché consentono di investigare sia strutture di espulsione di fluidi fossili, formatesi nel Miocene medio-superiore in formazioni marnose si scarpata superiore (Sasso Strega), sia evidenti strutture di espulsione di fango e gas che per un tempo imprecisato nel passato fino all'attuale, hanno costruito attivi dei vulcani di fango per risalita in superficie di fluidi profondi (Nirano). A Sasso Strega, chemio-herme hanno dimensione orizzontale di una decina di metri e dimensione verticale apprezzabile sul terreno di qualche decina di metri. E' probabile che questi corpi carbonatici si estendano ulteriormente in profondità, ma si presume che si esauriscano entro il centinaio di metri dalla superficie del terreno. La profondità di indagine e' quindi confinata verosimilmente in 200-300 metri in modo da investigare anche la struttura geologica sottostante. A Nirano, il complesso dei vulcani di fango ha un'estensione lineare di circa 500 m. L'estensione in profondità del materiale estruso dai vulcani non è nota, ma si può ipotizzare che le faglie che consentono la risalita dei fluidi e gli accumuli fangosi siano confinati in una profondità di circa un chilometro.

PARTNERS

  1. Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS

  2. Università di Modena e Reggio Emilia



METODOLOGIE DI INDAGINE

In funzione della morfologia delle due aree e della loro conseguente accessibilità si sono adottati due dispositivi di energizzazione sismica. Nelle zone più accessibili si è utilizzato il Vibroseis, mentre nei punti scoppio più impervi il MiniBang.
In fase di pre-acquisizione sono stati effettuati dei test per definire il campo di frequenze dell'energia immessa nel terreno, per ottenere un'adeguata penetrazione e una buona risoluzione delle strutture. Conseguentemente è stato definito il passo di campionamento.
L'energia riflessa e rifratta dalle discontinuità è stata raccolta con geofoni di 10Hz e nell'area in cui sono presenti attualmente i vulcani di fango con geofoni a tre componenti al fine di investigare e definire le caratteristiche petro-fisiche del sottosuolo e l'influenza sulle stesse dei fluidi in regime di pressione anomalo.
In alcune zone di particolare interesse sono state effettuate anche indagini utilizzando il metodo geoelettrico (per individuare la presenza di fluidi). Inoltre, nelle aree in cui saranno evidenziate delle strutture superficiali al fine di identificarne le geometrie con una maggior risoluzione si è utilizzato il georadar.
Responsabile del progetto il dr. Flavio Accaino


MY CONTRIBUTION TO THE PROJECT: Acquisition, processing and interpretation GPR data. Acquisition seismic data.

 

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