quando corri voli sul tempo

Quarta edizione del ... trofeo kaiser

 

Qui parteciperanno inconsapevolmente e in disordine alcuni di voi ... ed il mio diau custode

sorteggio UTMB: rifiutato 

IX SKYRACE DOLOMITI FRIULANE 25-8

Forni di Sopra

         

 

Anche questa edizione come la passata è stata troncata :( Sabato al momento del ritiro del pettorale vengo a sapere che le condizioni climatiche obbligano gli organizzatori al tracciato B. Niente più Inferno. Niente più Urtisiel. Posso capire che la sicurezza viene prima di tutto ... ma non è più una sky, diventa una corsa in montagna. Comunque alla partenza non siamo proprio in pochi. Smette di diluviare giusto prima del via ma conservo il kw. L'inizio è ondulato con tendenza a salire. Ci si mantiene a sud del Tagliamento. Riesco a correre fino al rifugio Giaf, anche se verso la fine capisco di avere il passo pesante dato che un paio di camminatori mi mangiano. Soprattutto due :) Ristoro. Oramai sono abituato ai trail e mi fermo troppo lasciandomi sfilare!! Si riprende in sentiero erto che si innesta nei gradini (stiamo percorrendo al contrario l'originale sky). Sudo troppo e mi tolgo il kw. Lo lego alla vita come si faceva da piccoli :) Si piega a dx e si prende l'anello Bianchi. Ad un certo punto quello dietro scivola e riesce ad aggrapparsi al bordo sentiero. Se non lo faceva faceva un bel volo :) C'è un cordino attrezzato. Si valica un doppio dente. Ora è tutta discesa. Il sentiero è viscido e ripido. Assai tecnico. Ci si butta e si riesce a mangiare qualcuno. Uno impreca che esistono le discese: vai a farti i verticali! Ancora Giaf, ancora rifornimento, ancora mi fermo troppo. Ora c'è il tracciato finale uguale all'originale. Sentiero, asfalto e sterrato. Recupero un paio. Arrivo con sprint. Non male ...ma mi resta l'amaro in bocca: no Inferno no sky! 
Ristori ben fatti    

 

 

 
Pacco: Maglia          
 17 km 1100 D+ 2h15'42" 132/255 - 46'17" da Piller Hoffer
IV BERGLAUF LUSSARI 11-8

Camporosso

         

 

La staffetta alpina concede anche il percorso solitario e vi ci torno dopo due anni (con brutti ricordi di cottura). Al via incontro diversi amici runners con e senza toro. Partenza e subito perdo di vista il bujetto Comini, mio punto di riferimento. Lasciamo l'asfalto e incominciamo subito ad arrampicarsi per la strada ciottolosa. Non so se vanno su in jeep da qui, alcuni tratti sono davvero duri. Attorno a me ben presto cominciano a camminare ma io mi impongo a correre. Passi piccoli e su. So che se smetto vengo mangiato. Vedo vicino la maglia del toro di Comini ... ma non riesco a prendero mai. Km dopo Km, sudore dopo sudore, recupero alcune posizioni. Certi strappi sono davvero violenti ma resisto. Una paio di donne mi fanno da tira e molla. E un nero bestemmiatore pure. Passati i 5 km dovrei esserci secondo le info del pre-gara... ma c'è ancora troppo bosco. Un ristoro. Salutare. Vedo il cartello dei 6. Dovrei esserci. Decido di camminare, per non arrivare stanco alla discesa. Vedo la chiesa! Al cambio trovo un appoggio che mi fornisce acqua e thè! E'  segnato 7!! Sarebbero dovuti essere solo 5.6!! Ci si butta in discesa. Sono tornanti su strada bianca larga. Roba da velocisti, da muscolari. Recupero alcuni cotti (bestemmiatore incluso) ma dopo un po' subisco due sorpassi. Arrivo al cambio. So che ora il pezzo di piano è la parte più ostica. Noi solisti veniamo deviati. Acqua. Catturo bottiglietta che trascino per alcuni Km. Ora c'è il pezzo boschivo. Sorpasso ma vengo anche preso (dal bestemmiatore). Con lui è un tira e molla. Asfalto e un cavalcavia che sembra un monte. Non c'è una goccia d'acqua in questa parte. Due staffettisti mi raggiungono. Lei sotto il ponte inciampa e va a leopardo. Ma non ha fatto nulla. Si vede Camporosso. I km segnati sono già 20. Oramai le posizioni sono consolidate. Arrivo tra le bancarelle. E' fatta! Miglioro di 7' rispetto al passato. Un po' felice un po' no. Secondo me è stata più lunga .... ma chi cavolo ha scritto il road book?
Post gara con amici e quello ti rilassa davvero ... visto che fa anche fresco:)
Ristori ben fatti ... ma manca uno nel terzo tratto    

 

 

 
Pacco: Maglia          
 21 km 970 D+ 2h17'35" 35/52 - 35'14" da Plesnikar
Campionato Regionale Corsa Montagna 28-7

Prossenicco

         

 

Trovarsi a partire dopo le 11 per una corsa in montagna in piena estate è puro masochismo, ma pur di portare provare un regionale in montagna mi presento nella ridente località di Prossenicco. Due giri con salita al monte Ostra Cras ... che ribattezzerei in un altro modo ;). Lasciato il paese si sterza a dx e si sale a zig-zag su sentiero sul monte. Scollini e meno male che c'è un ristoro tenuto dal bujetto-birraiuolo Lauro. Peccato che ha solo acqua. Dopo si presenta una discesa piacevolemente tecnica. Sono nelle retrovie, ho perso quasi tutti i bujetti. Si passa sotto un portico di una casa per poi allontanarsi dal paese. Ad un certo punto si incrocia l'asfalto di ritorno. Il pezzo più noioso. Altro rifornimento e poi giù su carrareccia in piena battuta di sole. Mezzogiorno di fuoco! Becco Alpini prima del secondo giro. Mi butto sotto una doccia volante. Annunciano che qualcuno sta male e richiedono il medico. Qualcuno non vedendomi passare crede sia io il cadavere ... ma (per ora) ho la pellaccia dura :P Secondo giro e riprendo un altro bujetto. Comincio a carburare sulla carrareccia ... ma oramai la corsa è finita. Per fortuna :) Alla fine vedo che pur correndo da schifo porto un casino di punti alla società ... :D

So che sono di parte ma posso assicurare che l'organizzazione è stata ottima!
Ristori ben fatti    

 

 

 
           
 9.8 km 1h18'53" 25/28 - 26'58" da Tiussi
VII LAVAREDO ULTRATRAIL 29-6

Cortina

         

 

Anche se a 7 h dalla partenza viene accorciata la LUT è sempre la LUT. Leggo per caso la notizia su Twitter due ore prima del briefing. Troppa neve (il giorno prima) e freddo in quota, val Travenanzes e le Tre Cime vengono tolte e si parte la mattina dopo alle 8. Dopo il taglio dello scalpo e i conseguenti danni salutari delle 2 settimane prima questa è una buona notizia ... anche se in fondo in fondo mi dispiace. Ma la gola non mi permette scherzi .. anzi non mi permette di alimentarmi. In tutta la corsa solo due gel e dai rifornimenti liquidi e pezzi di grana. Neppure la cioccolata riesco a reggere. Alla partenza mi ritrovo con Robitram ad ascoltare le musiche pre-starter. Il via è tra due ali di folla, una degna cornice per questa race. Lasciate le ultime borgate di Cortina si inizia a salire verso il passo Posporcora (1720). Ed è solo carrareccia. Il traverso è spettacolare e concilia l'andatura. In discesa si incontra la statale e qui c'è un gruppo di francesi con bandiere e campanacci ... alla tour :) Si riparte a salire per la forcella Son Forca e in quota si comincia a vedere la neve. Aria frizzante, visioni spettacolari. La gola brucia e non riesco a bere dal camel. Decido di mettere neve nella gamella e di usarla a piccole dosi come analgesico boccale per portare sollievo. Boiata? ..ma funziona un po'. Durante la discesa al Hotel Cristallo effettuo alcuni sorpassi, visto che ci sono tratti tecnici e alcuni tentennano. Ressa al ristoro .. per fortuna ai prossimi ci sarà più deserto. La salita a Misurina è plastilinosa. E' tutta in bosco e il sentiero a tratti è vera palude. La vista del lago mi annuncia un rifornimento e la sacca del cambio. Comincio a circumnavigarlo ma non lo trovo ... chiedo. Il check point è prima dell'altro lago, il d'Antorno!! Arrivo prendo la sacca e mi siedo sotto il tendone. C'è  anche Koda. Scambio due parole. Sento due parlare in friulano. Bevono brodo. Io resto con la sacca aperta e inebetito. Non so cosa mettermi ... e alla fine decido di non cambiare nulla! Anche se una mezza idea di cambiare le scarpe (troppo pesanti le trail) mi era balenata un paio di ore prima. Mi risveglio dal torpore e cerco un po' di brodo. Piatti finiti, me lo mettono nella mia gamella. Bevo, lavo e riparto. Ma prima, osservando il numero di sacche a terra, chiedo: sono passati tutti? L'acquista con un sorriso mi risponde: proprio tutti no :) Tornanti su asfalto fino al blocco delle Tre Cime. Qui si sterza tutto a sx per prendere la val Rinbianco. E' la prima volta che la faccio in questo verso. Mi piace di più come tracciato, era più sofferta l'altro verso. Alcuni tratti sono molto tecnici in discesa. Passo il torrente sul palo .. gli altri preferiscono i sassi. Ho ancora equilibrio dopo oltre 50 km :) La val di Rienz è in leggera discesa fino al lago di Landro. Corro. Prendo una israeliana. Dal lago a Cima Banche è leggera salita. Ingaggio un duello con lei dal buon B. Cammina, guarda l'orologio comincia a correre ...ricammina .. facciamo un vero elastico ... e ogni volta mi sorpassa col sorriso ... alla fine la ritrovo al ristoro col suo tattico. Ora (erroneamente!) so che mi aspetta l'ultima salita: forcella Lerosa. E' su strada bianca e senza tratti micidiali la faccio col 154. Cicare e ciacare scopro che è un maratoneta e ... si è fatto tutte le Venezia!! Contromano ci raggiungono due suoi amici. Ci confermano che dopo Ra Stua è discesa (errore!!). Ogni due passi sputacchio .. sembro (mi sento??!) un vecchio decrepito. La gola arsa. Sulla discesa di malga Ra Stua il maratoneta mi tira e mangiamo diversi. Riincontro i friulani. Chiedo di dove sono: glemone. Venite allora a correre al buje. Soi za al buje!! Sono io che non mi alleno al buje e non conosco le nuove leve!! Alla malga un buon brodino con pasta, roba da ospedale ma rosolio in quel momento. Chiedo cosa ci aspetta: 18 km. Ma ci sono salite? Saliscendi dicono (errore!!), uno si lascia sfuggire un 2 km di salita. Riparto col maratoneta. Si scende. Si appoggia in curva ad uno steccato. Mi appoggio poi io. Cade il lungo traversino e mi prende la caviglia! Botta secca! Mi viene da bestemmiare. Sfrego Sfrego ... minimizzo. Un gruppo della CRI si sta facendo la grigliata per cena. Dolce odore. Ci avviciniamo, chiediamo misericordia ... un po' da bere. Gentili. Si comincia a salite. Ahi Ahi non aver visto bene la mattina il tracciato della nuova deviazione. Ad un rifornimento non ufficiale chiedo se siamo giusti (ho paura di essere in val Travenanzes ...sul tracciato originale): certo dobbiamo salire alla forcella dice la bimba. Prepariamo la frontale e ripartiamo. Diventa un muro! Durissimo! Il maratoneta mi precede ... è più sciolto. E' un pezzo che ho fatto già l'anno scorso credo... ma non mi ricordo. Dopo migliaia di sputi e cattivi pensieri arriviamo alla famigerata forcella. Oramai è buio. Freddino direi ... e qualche goccia. Il traverso è fatto di saliscendi ... più sali dire. Giù si vedono luci. Cortina! No! si continua a girare la montagna. Ad un certo punto si comincia a scendere! Finalmente. Il maratoneta comincia ad essere stanco. A volte mi chiede di rallentare. Arriviamo all'ultimo ristoro: chiedo quanto manca. 5 Km! Ok, mentalmente è fatta! Stappo una birra e mi mangio il grana :D Paradisiaca! Ci sono Koda e i friulani. Ricominciamo a scendere. Il maratoneta accusa qualche problema. Mi sorpassano Koda e i friulani. Vorrei-potrei rispondere ma non posso lasciare chi ha condiviso con me km. Cerco di incitarlo. Si continua a scendere ...oramai siamo agli sgoccioli. Primi lampioni. Asfalto. Non riesco proprio a stare frenato. Lo incito a correre ... e parto. Recupero alcuni sulla rampa prima del vialone finale ... e mi gusto il rush finale. Mi piace sprintare anche alla LUT. E si, la LUT è sempre la LUT ... e non devi mai sottovalutarla (tatticamente ho troppe lacune di superficialità) ... anche se le hai fatte tutte!

Oramai l'organizzazione di Simone rasenta la perfezione!
Ristori ben fatti ... ufficiali e non

 

 

 
Pacco: Giubbino finisher          
 85 km 3500 D+ 15h9'20" 571/696 - 7h29'45" da Spehler
VI SKYRACE CARNIA 16-6

Timau

         

 

Appuntamento classico pre-LUT. Tagliata la lana sansoniana mi ritrovo con la gola in fiamme ai laghetti di Timau per la partenza. Questo anno non ci sono compagniprimordiali ... ritrovo Giacomino e vengo a sapere della presenza di alcuni bujetti (che non conosco). Nessun riscaldamento, fa già caldo di suo :) Dopo il via il serpentone si allunga subito e navigo in retropancia. Questo comporta che all'attacco del ripido sono incastrato. L'afa nel bosco si fa sentire. Sorpasso alcuni. Una bastoncinata continua a lamentarsi che non gira e vuol ritirarsi. Una sua amica la sprona. Uno con la muta lunga (!!!) continua a rompere facendo battute del c... risparmia il fiato bestia! Al 4° km vedo la sagoma della Romanin. Paola è in difficoltà e tutti la incitano. Primo rifornimento prendo sali. Ho sudato come un cane. Il pezzo di carrareccia ti dà un po' di animo. Poco. Altro rifornimento. Bere è fondamentale. Il sentiero piega in costa a sx, chi fa la corta va a dx ed evita l'inferno. L'attacco vero al Floriz è un vertical. Oramai sono abituato. Arrivi su e vedi l'infinito. Panorama certo, ma anche dove devi arrivare. Trovi gli ominidi sui vari denti. Il cielo è coperto e ti dà un po' di sollievo. Ci riprende la brontolona. Crisi passata e ora ci abbandona! Vorrei tirarle una pietra. Ho in coda un bujetto. Scambio qualche parola e arrivo a scollinare. Mi riprende Paola. Non  la intrigo nel passare. Incredibile come fa slalom in discesa, e non è una discesa facile. La vedo allontanarsi verso il Marinelli. Si scende prima su sentiero poi su strada. Seguo la 75 ... e non mi accorgo che mi allunga la strada di un ampio tornante, non vedendo il taglio. Vabbè ... ma dentro mi incazzo :) Arrivo al tunnel. Prima il sentiero è franato e il soccorso alpino ti indica il cordino. In effetti non è piacevole scivolare. Un paio di piccoli strappi e poi discesa a piombo sul passo. Becco qualcuno della corta 8anche la solita mammazoppa) ma anche qualche cotto della lunga. Al passo dopo l'abbeveraggio catturo una bottiglietta: la usa come reffrigerante in salita. La salita al Pal Piccolo è dura sotto il sole. Ho una compagna di viaggio. Si parla e il tempo passa. Lei ha fatto solo la prima edizione, l'unica che mi manca. Arriviamo alle scalette. Le ultime con l'aiuto delle mani. Passare le trincee è suggestivo. Poi giù di nuovo. So che manca l'ultimo dentino. Si arriva con un po' di reffriggerio passando per faggeti. Sul ultimo strappo la compagna allunga. Non sto male fisicamente ma non ho voglia di acciaccarmi, non posso. Inizio la discesa solo. Solo davanti. Solo dietro. Silenzio nel bosco. Ad un certo punto sento gli altoparlanti. L'arrivo esiste. Si passa l'asfalto e si gira i laghetti. Si carica il bagaglio e ... si conclude. A metà sky mi ero prefissato di non andare oltre le 4h30' ...missione compiuta.
Un plauso all'organizzazione ... perfetta!
Ristori fondamentali    

 

 

 
Pacco: Zaino          
 24.4 km 4h29'14" 100/144m - 1h57'35" da Pivk
CAMPIONATO REGIONALE SU STRADA MASTER 19-5

Sacile

         

 

A Sacile di Bujetti ce ne sono un casino ed è facile confondersi tra loro nella foto di rito. Unico proposito è portare anche questo anno un punticino alla squadra. La mattinata è assai uggiosa e la partenza è sotto una leggera pioggia. Il circuito è una specie di "coker" in centro da fare due volte. L'ingorgo iniziale screma quasi subito. Andatura buona per le mie gambe. Almeno fino al primo giro. Poi piano piano comincia un leggero ma inesorabile cedimento di secondi al km... e così prima Noselli mi va via in scioltezza, poi un altra maglia del toro mi supera. Cerco di resistere ma Chiapolini non molla. Gli ultimi km arriva un sano diluvio a raffreddarmi il motore. Arrivo un po' sulle gambe ... ma non male per i miei standard non allenati:) ... un punto c'è sempre!
Ristori scarso  

 

 

 
Pacco: Gastronomico          
 10 km 44'43" 55/63c - 11'4" da Tiussi
VII TRAIL PORTE DI PIETRA 11-5

Cantalupo Ligure

         

 

Un trail deciso in un battibaleno. Mi accorgo poi che è completamente autogestito: forniscono solo acqua. Esperienza nuova. Alla mattina chiedo uno strappo ad un runner austriaco alloggiato allo Stevano (ottima base). Alla partenza sono avvicinato da una che mi chiede se sono anch'io agitato come suo marito: per un trail??! Sereno, si preannuncia giornata calda dicono. Il via è un giro per Cantalupo, che essendo mignon, lo abbandoniamo attraverso una stretta erta. Un imbuto da passo gambero. Per fortuna ci si sgrana su dei prati. Doppia collina simil-cunnetta su cui supero l'austriaco. Ponte di legno ad arco scivolosissimo: a doppie mani sul corrimano per non rimetterci il ginocchio! E subito si attacca con la Parete. Il road-book mostrava un teschio. Eufemismo: un paio di km di roccia scivolosissima, con molti tratti in corda. Strapiombi. Decisamente un vertical non tattile per chi soffre di vertigine :) Incollonnati, inchiodati, c'è chi si appende e schiaccia le mani agli altri :) Ho dietro una che si lamenta per l'uso dei bastoncini. Vorrei spingerla giù! Valicato il punto mortale si riprende a salire su denti fino alla croce degli Alpini. Si fila in cresta fino a Roccaforte. Poi altre salite e discese fino a Costa Salata. 21 kmC'è monte Bujo ... poi l'Antola ... ogni monte è caratterizzato da una croce: esci dalla plastilina collosa dei faggeti e ti trovi un prato che sale prima dolce, poi ripido fino in cima. Discese pratose ripide che graffiano i muscoli. Vedi altri sulle cime successive. Psicologicamente drammatico. Tuona. Nuvole basse danno fitta nebbia. Scende il diluvio sul Carmo. Sento un freddo intenso. Infilo manicotti e giacca. Prima di me lo fa la 173 che è un treno. Spesso mi supera, si ferma, mi risupera. Al 46° rsggiungo una ragazza ben impantanata. Si gira: ha metà faccia grigia su cui spicca un bel bernoccolo sanguinante. Le chiedo come va. Ha delle fitte ad ogni passo e deve arrivare al 50° per ritirarsi. Non so come aiutarla. Il Chiapo è il preludio alla sommità più alta: l'Ebro. Lo vedi lontano, spoglio. Poi discesa a precipizio. Mi accodo a un terzetto. Uno tiene banco: il perfetto ballista milanese, non so come gli altri lo possano sopportare. Un ulteriore dente il Groppà. Ma non è finita...la madonna anzi il cristo del Giarolo è lì fermo che ti aspetta. Ora è tutto un tiro giù fino al traguardo. Scendo con le racchette e perdo il trio per mancanza di spinta. A S.Lorenzo mi prende una donna. Faccio fatica a tenere il suo passo. Comincia ad imbrunire. Tagliamo un asfalto e decidiamo per la frontale. Cala subito il buio. Lei è più lenta, forse non abituata. Mi volto spesso per vedere se mantiene il passo. Rallento. 65 kmMa la perdo definitivamente prima di entrare nell'abitato. Prima casa: stanno facendo griglia all'aperto!! odore soave per uno che da una decina di ore si alimenta solo a gel. Zig-zago in mezzo alle case, alcuni bimbi incitano. Sbaglio quasi, ma vedola piazza. Arrivo dopo aver mangiato decine e decine di km di fango. Ho le scarpe quasi incollate. Ecco le Porte del ... inferno :)
Ristori solo water    

 

 

 
Pacco: Maglietta e Buff          
 71 km 4200m D+ 13h29' 12'' 141/194 - 5h 55' 18'' da Trisconi
I TRAIL DEL COLLIO 7-4

Cormons

         

 

Capito per caso a questo primo trail sul Collio incentrato sulle colline nei dintorni di Cormons. Più che un trail sembra un Gortani lungo: qualche ripido strappo e lunghi tratti di strade bianche poco ondulate. Alla partenza ritrovo i miei due soci trombati alla UTMB, quanche bujetto e uno Spartacus scalpitante. Al via davanti al palazzo Locatelli ci si ritrova su un pavé sassoso misto ad asfalto ma per fortuna ben presto comincia il bianco. Non c'è pantano...peccato. Prima salitella con conseguente discesa e subito mi perdo l'AquileiesePresident che mi macina. Anche il MarocchinoRosandiano cerca di scappare in discesa ... ma non mi scappa. Allo scollinare del Quarin prendo il bujettoFenech. Non è il suo terreno la salita .. ma per lui non c'è problema ... è un maratoneta e sul falso piano mi distrugge. Lo scollinare tra vigneti rende il trail piacevole, anche se si comincia a sentire il primo caldo stagionale. Attraverso il parco di Plessiva assai velocemente ma sento la stanchezza ... infatti due bimbe slovene mi mangiano. Tengo il Fenech a tiro ma non riesco a prenderlo. Ultima discesa spettacolare: un fiume di pantano in cui si affonda fino alle cavigle :) Ci si pulisce poi le scarpe nell'ultimo km sul tratto asfaltato che riporta in centro a Cormons. Un trail che in futuro potrà crescere e diventare un vero trail.
Ristori sufficienti    

 

 

 
           
 25 km 600m D+ 2h18' 32'' 167/392 - 42' 42'' da Nardini
CAMPIONATO REGIONALE CROSS 24-2

Nimis

         

 

Sarà stato il pantano da  maiali, il mio grasso da maiale, l'imballo muscolare, la mancanza di velocità, l'aver sbagliato le scarpe (era meglio usare le chiodate)... ma ho corso questi campionati in affanno. Passo di categoria e mi ritrovo giovane tra i vecchi :) ma sempre indietro alla prima curva. Il tracciato sono esse tra i filari di un vigneto e su un prato inclinato. Le curve sono alla s. martino, e si vede più di qualcuno volare. Anche i rettilinei sono in pendenza e quindi si pattina. La testa si sofferma sulle le ginocchia, mi secca un'altra operazione :) Sui pali cerco l'aiuto con le braccia ma al secondo giro vado lungo sul dritto inclinato: fiancata veloce. Ma non perdo posizioni. Fin da subito non riesco a tenere il passo del bujetto Olivo, non ne parliamo del bujetto Fenech. Altri ritmi, altra potenza. Il neo presidente incita e si diverte a far le foto. Pattino troppo e per fortuna le caviglie non ne risentono. 4' più di un anno fa. Diciamo solo un buon allenamento e un punto per la squadra.
Ristoro finale scarso    

 

 

 
           
 6 km 32' 11'' 40/51 - 8' 7'' da Tiussi
III LANAROGRANFONDO 20-1

S.Antonio

         

 

Prima uscita annuale, primo lungo dopo 4 mesi. Assieme ad altri 4 bujetti partecipo a questa oramai classica corsa carsolina. Quest'anno non è un mini-trail ma un cross lungo, mooolto lungo. Partono prima i mtbikers e dopo un quarto d'ora i runners. Una fresca e lieve pioggerellina ci accompagna sulla ciclovia. Questo tratto serve a scaldare i muscoli, ma è un preludio all'inferno :) Lui arriva appena si svolta a sx: una rampa, una cava di fango dove le caviglie affondano, un torrente d'acqua gelida. La Cinca impreca. Subito perdo il bujetto Comini. Sono ancora fresco e su questi terreni (??!!) mi diverto. Sorpasso i camminatori. Scolliniamo e la discesa serve a mollare i muscoli. Cominciamo ad incontrare le pozze, che ben presto diventano laghi. Aggirarle non è semplice: devi scegliere traiettorie laterali schivando rovi ... ma più delle volte scivoli dentro ... e entri fino al polpaccio. Nelle scarpe nuoti. Al 20° trovi il ristoro: panettone!! Mi bevo 2 tè caldi. Integro con la mia dotazione. Si presenta l'asfalto di Col. Un tratto che odio! E poi sotto una pioggia battente mi fa capire che sto per arrivare alla mia riserva. Un vecchio sotto casa sua offre tè caldo. Io ringrazio e rifiuto. Uno davanti a me ci ripensa e ritorna sui suoi passi a prenderlo. Mi rivedo il tratto del 3 dove un paio di anni fa alla Cavalcata mi ero perso. Scjof! Quello dietro va lungo in una pozza :) Il bosco ora è un lago. Non evito più le pozze! A 28 e mezzo finita la riserva. E a tratti negli strappi cammino. Mi prendono due donne. Si comincia a salire verso il Lanaro e prendo alcune mtb. Uno è congelato. In salita si affonda nella neve. Nella nebbia si sente a tratti l'altoparlante dell'arrivo. Incontro chi sta scendendo. Chiedo quanto manca. Misure vocali variabili :) Trovo skyPascolo (4°!!). Scende fresco come una rosa. Ultimi metri e arrivo. Freddo. Panino. E via giù. In discesa ribecco i bujetti ... anche loro stanno sputando sangue. Corsa all'insegna di un solo colore: rosso pantano, rosso pozza e rosso neve. Gara da altri tempi. Pensavo peggio come rientro ;)
Ristoro finale buono, a metà scarsino lanaro 2013  

lanaro 2013

 

 
Pacco: berretto          
 31 km 800 D+ 3h 22' 7'' 75/138 - 49' 15'' da Vecchiet

 

Sulla lapide scrivete: Anche in questa corsa non sono arrivato ultimo ;)